sabato 18 novembre 2017

22 - Palermo, il buco sarebbe di 70 milioni

Tegola , anzi , tetto sul Palermo. La procura del capoluogo siciliano ha inoltrato istanza di fallimento per la società di via del Fante. Il buco accertato dalla procura, sarebbe di 70 milioni di euro. La società, fino a questo momento, non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

Insomma quello che temevano molti tifosi del Palermo, soprattutto i cosiddetti antizampariniani che ne erano sicuri, si sta materializzando. A questo punto la prossima partita del Palermo contro il Cittadella, passa in secondo piano. In ballo c'è il futuro del calcio che conta a Palermo ed in Sicilia.

Lunedì sera molti tifosi erano disposti a tornare al Barbera per tifare per i colori rosanero, ma questa notizia, oltre che gettare nel panico Tedino ed i suoi giocatori , terrà lontano dallo stadio gran parte dei ritrovati sostenitori.

L' "imputato" Maurizio Zamparini
C'è comunque da chiedersi come mai il patron del palermo,  consapevole (!?)  del buco, non abbia sfruttato il mercato estivo per coprire una parte di questa voragine. In fondo , la sua presidenza al Palermo (e non solo), era sempre caratterizzata dall'inseguimento delle plusvalenze, indispensabili  (diceva Zamparini) per salvare la società . Questa estate non è stato così. Era questo un sintomo di benessere economico della società? O piuttosto uno strano segnale di problemi di Zamparini.

Lo scenario che si apre è comunque imprevedibile. Se le accuse verranno provate, l'unica improbabile salvezza sarebbe quella di trovare un imprenditore disposto a prelevare la società accollandosi i suoi debiti. In caso contrario sarà fallimento e serie D. Tranne che la società non otterrà  una  dilazione nei tempi di copertura del buco, potendo contare sul prossimo mercato di gennaio quando, fatalmente sarebbero sacrificati i migliori giocatori. In questo caso, però, ci sarebbero degli effetti collaterali non indifferenti:

A) gli eventuali acquirenti di questi giocatori avranno il coltello dalla parte del manico e non saranno disposti a esborsi elevati per acquistare giocatori di una squadra in via di liquidazione;

B) la squadra sarà decisamente indebolita con il rischio di lottare per non retrocedere. Ma questo sarebbe il male minore dovendo ripartire dalla C piuttosto che dalla D.


Giovanni Giammarva neo-presidente del Palermo
Se, viceversa ,come speriamo, Zamparini ed i suoi collaboratori riuscissero a provare la loro innocenza, il Palermo potrebbe ripartire chiudendo finalmente questo lungo periodo di sospetti tornando con maggiore fiducia ad occuparsi a tempo pieno del campionato

In ogni caso , finchè non si farà chiarezza, la squadra non potrà fare finta di niente ed il contraccolpo psicologico potrebbe essere fatale per una compagine che fino ad oggi aveva convinto, conquistando la vetta della classifica

AGGIORNAMENTO dell'ultima ora: il proprietario del Palermo Maurizio Zamparini, ha smentito la Procura  affermando che "abbiamo già pronti tutti i documenti che smentiscono quanto detto quest’oggi dalla Procura".

Lo stesso patron si è detto comunque amareggiato per il fatto che quanto affermato dalla Procura sia stato preso dalla stampa, dai tifosi e dai social, come pura e insindacabile verità. Zamparini ha aggiunto che il Palermo è attualmente in una situazione finanziaria positiva come mai era successo durante la sua gestione.

Noi della Trazzera, quindi, continuiamo ad avere fiducia in Zamparini finchè non ci sarà la prova che quanto affermato dalla procura corrisponda a verità.
Ma, qualora le accuse si dovessero dimostrare fondate, a Zamparini andrebbe comunque il nostro ringraziamento per i risultati raggiunti nel recente passato.

amedeo contino

3 commenti:

  1. Situazione complessa ma non compromessa. Il problema tosto è la cessione del marchio. Sono 40 mil di credito insoluto. Il corollario sta nella situazione di incapienza di Zamparini che in un modo o in un altro dovrà contrastare gli addebiti oppure trovare risorse esterne, ipotesi improbabile. Non è una istanza proveniente da creditori ma dalla procura, con l erario protagonista. Situazione che se non affrontata da tutti con senso di responsabilità nei confronti della città rischia di causare vari danni a catena. Da tifoso che ha vissuto il primo fallimento, non accetterei questa volta di ricominciare da zero. Per me la corsa finirebbe qui.

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  2. Se l'insolvenza è verso l'erario, il problema da un lato appare più grave, dall'altro lo Stato potrebbe concedere una rateizzazione alla società come è stato fatto in passato per la Lazio che doveva al fisco non 70, ma ben 157 milioni!!!!

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  3. La cosa è più complessa. Non si contesta, penso, la regolarità formale del bilancio, ma alcune operazioni messe a bilancio. A me sembra che il problema di fondo sta nella liquidità. Zamparini e a cascata il Palermo. A detta dello stesso zamparini, da tanto tempo soffrono di cassa, e l "ottimizzazione" del bilancio, ad esempio, con l.operazione marchio, ne è una conseguenza. Dal 2010 Zamparini prova a cooptare nuovi investitori, e dal 2008 ,almeno ha avvertito l esigenza di immettere liquidità che lui non era più in grado di erogare. Sappiamo, sempre perché ce lo ha detto lui, che c è un contenzioso monster in atto con l erario, come gruppo prima che come Palermo, che del gruppo fa parte. Insomma, sembra che il problema principale non sia tanto l esposizione debitori, quanto l attuale consistenza patrimoniale, e la liquidità, così come è stata gestita, e in prospettiva potrà consentire di far fronte agli addebiti.
    Non abbiamo tutti gli elementi per chiarire del tutto le cose e sarebbe meglio per tutti che ci limitatissima a fare i tifosi.
    Da tifoso vedo una società che da tempo si muove sbandando e scartando a destra e a manca, non diversa da tante altre, ma con un presidente sui generis, che probabilmente doveva favorire la cessione, e non la cooptazione di soci, dal palermo molto tempo fa, pagandola dal gruppo, e gestendola in modalità conservativa, alla Chievo più che alla Genoa.
    Oggi, c è guerra aperta, e l unica certezza è questo sodalizio tecnico che, pur lacunoso in alcuni ruoli, e tra mille difficoltà ambientali, sta lì al vertice a caccia di 30/35 milioni di euro per il prossimo anno.
    Ecco, compatibilmente con la vicenda prefallimentare, che dovrebbe rimanere riservata, invece non lo è, credo che sia il momento di stringersi in massa attorno a questa squadra, se vogliamo favorire una soluzione che, in qualche modo tenda il Palermo "comprabile" anche in condizioni di incertezza economico finanziaria.
    Temo che Palermo invece risponderà con sdegno aristocratico, lasciando ancora vuoto stadio e sola la squadra, che potrebbe comprensibilmente entrare in una fase di pericoloso disinteresse.
    Mi auguro di vedere una reazione simile a quella vista a Bari alcuni anni fa, temo che invece ci avvicineremo più a quella vista a Bologna nel pre Saputo.
    Tutto può succedere, ma da questa storia uscirà un Palermo comunque diverso. L augurio forte è che esca un Palermo più solido.
    Se il Palermo dovesse invece essere preda di nuovi avvoltoi in serie d, non avrà il mio poco significante ma dignitoso sostegno.
    Già seguo con disincanto questo sport. Sarà l occasione per limitarmi a fare lo spettatore di qualche partita di cartello alla tv. La mia vita da tifoso si chiuderebbe dopo 35 anni di onorata ed ininterrotta passione

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