martedì 21 novembre 2017

23 - Palermo, che figuraccia!

Palermo 0 - Cittadella 3

Troppo brutta per essere vera. Una squadra inguardabile e disastrosa è stata spianata da un Cittadella brillante, organizzato, tecnico e veloce.

Stasera al Barbera non c'è stata partita. Meglio, la partita è durata 20 minuti. I veneti non hanno rubato nulla ed il riultato rispecchia esattamente l'andamento dell'incontro. Nessun giocatore rosa si merita oggi la palma del migliore, impossibile. Tutti, proprio tutti hanno giocato male o malissimo. L'unico che si merita un 5 e non un 3, è Chochev che, solo nel primo tempo, è stato il più attivo e (diciamo) pericoloso. Per il resto  una pena durata 93 minuti.

Partiamo da Tedino che, inspiegabilmente, ha commesso degli errori clamorosi, rilevati già all'inizio della partita da molti spettatori:

1) insistere su Posavec che , anche stasera, ha terrorizzato i suoi compagni in difesa;

2) tenere Aleesami in campo per tutti 90 minuti dopo uno stop per infortunio durato 2 mesi;
ancora una prestazione deludente di Posavec

3) stravolgere la collaudata difesa (2^ meno battuta dopo quella del Venezia)  con l'inspegabile esclusione del fino ad oggi positivo Cionek e con lo spostamento a destra di uno spaesato Struna che così bene aveva figurato come centrale e così male figurò in passato nel Palermo quando veniva schierato, come stasera,  sulla fascia destra;

4) togliere jajalo, che certamente  non apprezziamo ma che, comunque, era il solo argine allo strapotere del centocampo veneto;

5) sconvolgere il solito e ben rodato 3-5-1-1 inserendo una seconda punta, Embalo, anche lui meno disastroso degli altri, ma certamente fuori ruolo;

6) non schierare, come seconda punta, un attaccante vero come La Gumina o Monachello.


Rispoli . Altra delusione della serata
Ma la domanda che al 90' aleggiava sugli spalti dell'incredulo Barbera era questa: sulla deludente prestazione del Palermo, ha influito il macigno del possibile fallimento? Beh ancora non lo sappiamo e bisogna attendere almeno la prossima partita per intuirlo. Quindi oggi preferiamo attribuire la sconfitta agli errori di Tedino, ma una prestazione collettivamente disastrosa lascia qualche dubbio e giustifica più di un sospetto.

Unica nota positiva della serata il ritorno sugli spalti di un discreto numero i tifosi. Erano quasi 8.000 con una curva nord che si è fatta sentire per tutti i 95 minuti. Il record stagionale di presenze che non è servito a svegliare i rosa. E poi dicono che il pubblico è il 12° uomo in campo. Ma per favore!
amedeo contino

9 commenti:

  1. Quando il Palermo viene attaccato con intensità soffre e a volte crolla. Lo ripeto da inizio campionato. Questa squadra se sta compatta riesce a mantenere in equilibrio la partita, appena si sfalda o si allunga gira peggio dell ultima in classifica. È per struttura lenta, manca un motorino di centrocampo (che fine ha fatto gnaore?), manca chi la fa girare, e con la difesa a tre ed i tre mediani al centro, quando gioca in casa e deve costruire azioni, soffre di mancanza di elementi d attacco. Ecco che, se non girano Rispoli chocev e coronado insieme, il Palermo si ferma, e subisce.
    Capitolo fallimento: è una storia che deve trovare una soluzione nel brevissimo. Oggi io, e penso tanti altri, non riesco a pensare alla classifica e alla prossima partita, perché ogni anelito di speranza sparisce se sai che tutto potrebbe sfumare con un timbro del tribunale. Fate presto, ridate dignità a questi colori.

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  2. Perdiamo malamente una partita e si entra subito in crisi.
    Ne vinciamo un'altra e si è "visto subito la ripresa e le doti del Palermo".
    Questa è una squadra con alti e bassi come gran parte della serie B anche se stanno uscendo fuori squadre come il Venezia,il Parma, ed il Bari.
    La paura del fallimento e' reale e fondata e senza dubbio può giocare un ruolo determinante nella lotta alla promozione.
    Lo scopriremo strada facendo.
    Per il resto continuiamo a tifare.

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  3. Dipende di che alto e bassi parliamo. Il Palermo non ha mai stradominato, al massimo controllato, le partite, compresa Cremona, mentre ieri è stata schiacciata. Comunque si rialzera. La società non lo so, mi auguro che nella peggiore delle ipotesi si giunga ad un concordato.

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  4. ieri, come dice il post , ci sono stati due elementi negativi che hanno condizionato la prestazione del Palermo. formazione e probabile fallimento. Il Cittadella non è questo , anche se ha già vinto partite difficili fuori casa (Empoli e Pescara). Ieri però è sembrato di categoria superiore ai rosa, e non è così visto che aveva fatto solo 18 punti in 13 partite e credo veniss da una lunga serie negativa.

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  5. Posavec è il principale colpevole della disfatta

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  6. Zamparini ha detto che a Gennaio se ne andrà.
    Sarà vero ?

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  7. Per il mio tifo non cambia niente, lui o Cascio o Baccaglini o Pinco Palla poco importa basta che salvano questo Palermo

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  8. Non sarà semplice. Mettete in fila gli eventi, dalla ricerca infruttuosa di compratori alla revoca del fido Unicredit, dall addio del fido Miccichè alle voci di collaborazione tra il fuoriuscito baiguera, con in mezzo il fuggi fuggi dirigenziale, da Faggiano al segretario.... con tutti gli addentellati tecnici e gestionali che conosciamo. Tenere una spa di calcio senza le spalle coperte è quasi missione impossibile.... le difficoltà risalgono a tantissimo tempo fa. Questo lo scrivo al di là delle attuali condizioni prefallimentari determinate dall intervento della procura, nel senso che prima di ogni valutazione sulla legittimità e regolarità di operazioni economiche messe a bilancio, c è, la constatazione di una serie di eventi di segno contrario rispetto all immaginario comune di un normale menage aziendale in questo settore.
    Mi sembra che la città sia ancora assopita, o intontita dalla botta, forse disinteressata, purtroppo. Non noto reazioni diverse dall attesa, non noto piazzate, adunate, ed anche sui social si nicchia, tra i criticoni professionali del "io l avevo detto", a quelli che sognano pure una serie d liberatoria (e, in tal caso, prevedo che saranno probabilmente i primi a tenersi ben distanti dalla favorita).
    Insomma, siamo ben distanti dal quel 1986.... e non posso che augurarmi che ci rimarremo, distanti.. l augurio, l ultima arma di difesa per chi preferisce non rischiare di sperare.

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  9. Abbiamo preso tante di quelle botte che ormai non ci capiamo più niente.
    Viviamo alla giornata sperando che ci siano meno danni possibili.

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